Saturday 13 September 2008

Aiutiamo Sabina Guzzanti | Ecco come L'Independent descrive la situazione

L’autrice satirica Guzzanti “ha insultato il Papa” nella gag dei diavoli finocchi

Un’autrice satirica italiana affronta l’accusa di aver insultato il Papa, un’offesa che può portare all’incarcerazione fino a 5 anni.

Sabina Guzzanti, nota per il suo tagliente ingegno satirico e la derisione dei potenti, è accusata di “aver offeso l’onore della sacra ed inviolabile persona” di Papa Benedetto XVI in una manifestazione di luglio a Roma nella quale i leader dell’opposizione accusavano Silvio Berlusconi, Primo Ministro e magnate televisivo, di promuovere leggi ad personam per proteggere i suoi interessi ed evitare il processo per presunta corruzione.

Anche gli oratori alla manifestazione di piazza Navona hanno protestato contro le eccessive interferenze del Vaticano e della Chiesa Cattolica negli affari italiani, dall’aborto ai diritti degli omosessuali. La Guzzanti , famosa per l’imitazione satirica di Berlusconi, ha dichiarato alla folla che in 20 anni i professori saranno controllati e scelti dal Vaticano.

Aggiunse anche: “Ma entro 20 anni il Papa sarà dove dovrebbe stare, all’Inferno, tormentato da due grandi diavoli finocchi, non passivi ma attivissimi”. Giovanni Ferrara, Pubblico Ministero romano, ha dichiarato di aver chiesto ad Angelino Alfano, Ministro della giustizia, il permesso di procedere.

I trattati lateranensi del 1929 tra Italia e Vaticano prevedono la stessa pena per le offese arrecate al Papa ed al Presidente dellaRepubblicala. Per il processo, tuttavia, è necessaria l’autorizzazione da parte del Ministero della Giustizia.

Berlusconi si è dato tanto da fare per corteggiare il Vaticano ed ottenere il voto dei cattolici, da quando è tornato al potere per la terza volta nel mese di maggio. Lo scorso fine settimana ha accompagnato Papa Benedetto a Cagliari in Sardegna, dove ha assistito alla messa.

Berlusconi, che in Italia possiede i tre principali canali televisivi commerciali ed esercita anche (essendo Presidente del Consiglio) un’influenza sulla RAI, l’emittente televisiva di Stato, è stato accusato dalla sinistra di utilizzare il proprio potere mediatico per imbavagliare la satira e la critica.

Tre anni fa la Guzzanti ha prodotto un film ampiamente apprezzato, “Viva Zapatero!”, sulla soppressione nel 2003 del suo programma in seconda serata “RAIot”, in cui aveva fatto della satira su Berlusconi. Il film aveva ricevuto un’ovazione nel 2005 al Festival Internazionale del Cinema di Venezia.

La decisione di perseguirla per le sue considerazioni anti-papali è stata apprezzata da alcune persone di centro-destra, incluso Luca Volonte’, un cristiano-democratico, secondo il quale “insulti gratuiti devono essere puniti”. Tuttavia Paolo Guzzanti, padre della Guzzanti e parlamentare di centro-destra, ha dichiarato che tale decisione è stata “un ritorno al Medio Evo.” “Forse mia figlia dovrebbe essere sottomessa al giudizio divino, facendola camminare sui carboni ardenti.” ha aggiunto.

Antonio Di Pietro, senatore di centro-sinistra ed ex magistrato anti-corruzione, che aveva organizzato la manifestazione, ha dichiarato che la Guzzanti aveva solo “esercitato il proprio diritto costituzionale alla libertà di pensiero. Si può essere d’accordo o non d’accordo con ciò che ha detto - ed io personalmente non sono d’accordo - ma mettere le persone in carcere per quello che pensano ricorda i tempi in cui veniva versato olio di ricino in gola a coloro che la pensavano diversamente”, riferendosi al fascismo.

Bobo Craxi, leader dei socialisti italiani e figlio dell’ex Primo Ministro Bettino Craxi, ha dichiarato: “Se mettiamo la satira sotto processo ci stiamo muovendo verso un regime totalitario”. Marco Travaglio, uno scrittore di sinistra che è anche intervenuto nella manifestazione di luglio, ha detto: “A questo ritmo, Aristofane e Rabelais sarebbero finiti in carcere per la loro satira”.

Dario Fo, il Premio Nobel per la letteratura, ha detto che anche Dante Alighieri, il poeta nazionale d’Italia, sarebbe stato processato perchè “ha messo un Papa nella Inferno, Bonifacio VIII”. Ha detto che i Patti Lateranensi sono stati firmati sotto il regime fascista di Benito Mussolini “e questo è fascismo puro e semplice”.

Padre Bartolomeo Sorge, studioso gesuita, ha dichiarato a “La Repubblica” che la decisione di perseguire la Guzzanti è stata incomprensibile. “Noi cristiani sopportiamo molti insulti, fa parte dell’essere cristiani, come il perdono. Credo che il Papa abbia già perdonato coloro che lo hanno offeso a Piazza Navona”.

I magistrati hanno detto che nessuna azione legale sarebbe stata presa contro il comico ed attivista Beppe Grillo, che alla stessa manifestazione ha attaccato il Presidente Napolitano per “sonnecchiare come Morfeo”, dopo che aveva firmato il decreto che garantisce a Berlusconi l’immunità da procedimenti giudiziari per tutta la durata del suo incarico, trasformandolo in legge. Grillo ha affermato che la minaccia di azioni legali contro le osservazioni della Guzzanti sul Papa è “solo una copertura per una più generale soppressione della satira sotto il governo Berlusconi”.


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